L’agricoltura blu, questa sconosciuta

L’Agricoltura blu rappresenta un sistema efficiente e sostenibile di moderna gestione del terreno. La semina sul sodo, cioè a livello superficiale, permette di ridurre il consumo energetico e di carburante per i macchinari e di tutelare i terreni che vengono lavorati al minimo. L’Agricoltura Blu (oppure Conservativa) si propone come pratica alternativa all’ormai tradizionale aratura profonda con rivoltamento delle zolle, assenza prolungata di una copertura vegetale, eliminazione delle rotazioni e monocultura intensiva. Si tratta di una tecnica colturale che si basa su tre principi fondamentali:

1.la permanente copertura del suolo da residui colturali per almeno il 30% della superficie;

2.la semina diretta o la minima lavorazione, senza un’aratura profonda;

3.la rotazione delle culture, che permette la rigenerazione nel suolo e dei minerali persi con le coltivazioni, limitando anche la diffusione delle malattie

L’Agricoltura Blu porta numerosi vantaggi sia per l’azienda agricola che per l’ambiente:

•miglioramento del grado di fertilità biologica del suolo;

•incremento della sostanza organica e riduzione delle emissioni di CO2;

•aumento della percentuale di infiltrazione e maggiore ritenzione idrica;

•migliore struttura del suolo e riduzione dei fenomeni erosivi;

•minori costi meccanici e minore forza lavoro.

Se ha tutti questi vantaggi perchè è quasi sconosciuta in Italia? La risposta la fornisce il cileno Carlos Crovetto Lamarca, tra i massimi esperti mondiali di semina diretta e il cui motto è “Il grano agli uomini, la paglia al suolo”

“L´agricoltura tradizionale significa denaro per molti e sussidi europei di cui però solo una parte arrivano agli agricoltori. L´importante è cambiare il sistema dei sussidi, smetterla di porsi come obiettivo un trattore più potente di quello del vicino, e rendersi conto che non c´è alternativa se si vuole avere futuro. Dove ha avuto successo questa rivoluzione è arrivata dal basso, è stata voluta dagli agricoltori. Bisogna vincere la prima paura: quella di cambiare.”

Anche la politica si sta lentamente accorgendo che i terreni e la loro salute sono una ricchezza da tutelare. Ad esempio in Veneto le aziende agricole ricevono un sussidio di 500 euro per ettaro per compensare il minore raccolto iniziale nel passaggio da agricoltura tradizionale a conservativa. Come possiamo invece noi singoli consumatori, noi GAS sostenere questo tipo di agricoltura? Andando alla ricerca di agricoltori che amino la terra e valorizzando le loro attività con i nostri acquisti. Dobbiamo essere promotori della sostenibilità ambientale, Madre Natura sa essere incredibilmente generosa, sta a noi cogliere le meraviglie che ci offre ogni giorno.

Altre informazioni su www.agricolturablu.it e su questo Documento di Veneto Agricoltura

Ciao!

(Nella foto una seminatrice su sodo)

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