Impressioni dalla serata “M’illumino di meno” – 15 febbraio 2013

millumino2013

Bella serata, venerdì 15 febbraio, per il Gas Caldogno riunito per supportare l’iniziativa “M’illumino di meno” lanciata dalla trasmissione radiofonica Caterpillar, che ogni anno, giustamente, fà sempre più proseliti. Il GAS non poteva non aderire a questa manifestazione, sapendo che la salvaguardia dell’ambiente non parte solo da acquisti consapevoli ma da uno stile di vita che non sprechi le risorse inutilmente.

Apparentemente questa piccola iniziativa sembra un pò come Don Chisciotte contro i mulini a vento (oops … nessun riferimento negativo all’energia eolica, ci mancherebbe!). In realtà, se diventa un’appuntamento pubblicizzato e condiviso da sempre più persone, può incidere nei piccoli gesti quotidiani di ognuno, portando a grandi risultati in termini di risparmio energetico.

Sempre in linea con lo scopo “educativo” della serata è stato bello portare i nostri bambini e farli giocare al lume di candela! In modo divertente è stata l’occasione per spiegargli che le cose che normalmente utilizziamo per vivere comodamente non “piovono dal cielo” ma comportano dei costi per l’ambiente che ci circonda.

L’illuminazione al lume di candela ha permesso a noi adulti di seguire con la giusta ambientazione, un’interessantissima lezione di Qi gong tenuta dalla nostra gasista Maria Luisa Trentin, il che conferma che GAS CALDOGNO è pieno di risorse! Si può parlare di “slow gym”? A parte la battuta, a noi Qi gong è sembrato molto di più di una semplice “ginnastica”, un mix di bellissimi movimenti armoniosi ed eleganti  che a volte richiamano quelli delle arti marziali, ma eseguiti in maniera assolutamente non violenta e con una storia millenaria alle spalle. Si capisce che questa disciplina ha grandi potenzialità sia per l’allenamento del corpo che per il rilassamento della mente (chi non ne ha bisogno!) oltre ad evocare un’atmosfera di spiritualità per chi ne vuole cogliere il senso.
Complimenti al “maestro” Luisa, si vede che è molto preparata, d’altronde lei già utilizza queste tecniche all’ospedale con risultati positivi.

Fernanda e Alessandro

QiGong

 

Volete dire la vostra? Cliccate su commenti e … via!

 


M’illumino di meno 2013 – GAS Caldogno c’è!!!

sui commenti il testo del meraviglioso Inno ufficiale

[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=Yhywuy5AOPg]

Da caterpillar.blog.rai.it

M’illumino di meno, la celebre Giornata del Risparmio Energetico lanciata daCaterpillar, Radio2, e tutti i suoi sostenitori virtuosi “scendono in campo” per un futuro più illuminato, all’insegna della razionalizzazione dei consumi energetici.

Dopo la stesura dell’Agendina Verde, in collaborazione con le menti più brillanti della ricerca ambientale, Caterpillar continua la “campagna elettorale” per gestire in modo oculato le energie del paese con la diffusione di slogan, locandine e simbolo di M’illumino di meno.

Tutti gli ascoltatori sono invitati a coniare slogan che condensino l’ormai celebre decalogo di M’illumino di meno: “Yes we spegn”, “Il contatore è mio e me lo gestisco io”“Rottama lo spreco” o “Liberté, égalité, risparmieté”.

Al consueto invito ad aderire al simbolico “silenzio energetico” il 15 febbraio 2013dalle ore 18 in nome della sostenibilità, spegnendo monumenti, piazze, vetrine, uffici, aule e private abitazioni hanno già risposto in molti. Tra adesioni già pervenute spiccano quelle di Milano, Bologna, Firenze, Torino, Bari, Padova, Valle dei Templi ad Agrigento, Genova, Pisa, Matera e altri ancora.

Adesioni illustri anche da parte del mondo dello sport: F.C. Internazionale è la prima squadra di serie A a scegliere M’illumino di meno, mentre il c.t. della nazionale di pallavolo Mauro Berruto sta preparando un discorso motivazionale per tutti gli aderenti all’iniziaitiva.

Endorsement come se piovesse dal mondo della cultura e dello spettacolo: i video dei “millumenisti” illustri sono già visibili su http://caterpillar.blog.rai.it/milluminodimeno/ e anche su http://www.youtube.com/playlist?list=PLxbQt6tIv5UiLuizgO40cY0yWeLiGUdvl

In prima fila: Claudio Bisio, Giulio Scarpati, Giovanni Soldini, Riccardo Iacona, don Andrea Gallo, Luca Mercalli, Renato Mannheimer, oltre ai conduttori de Il Ruggito del Coniglio, 610, Un Giorno da Pecora, RaiTunes e 28Minuti.

Si “vota” il 15 febbraio 2013, con il consueto “silenzio energetico” dalle 18 alle 19,30 e con ogni forma di sensibilizzazione su come consumare e produrre energia in modo efficiente e pulito. Vota M’illumino di meno. Liberté, Egalité, Risparmieté.


G20 2012 a Rio – Discorso di Josè Mujica, presidente dell’Uruguay

Per chi non ha ancora avuto la fortuna lo invito a vedere il discorso  del Presidente dell’Uruguay  Jose’ Mujica al G20 di Rio nel giugno 2012
[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=ZL3TsW7g-lk]
 
da brividi…..
Ciao
Stefano
ps potete inserire dei commenti

Finanza per indignati con Andrea Baranes

Il 4 dicembre Fondazione Culturale Responsabilità Etica, Banca Etica e Comune di Santorso hanno promosso, con il contributo di Coop Adriatica, l’incontro con Andrea Baranes, autore del libro “Finanza per indignati” e presidente della fondazione.

Postiamo un video, di bassa qualità video ma di alti contenuti sociali.

[youtube=http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=LD1olhGlFD0]

.

Cliccando qui vedete un altro video, registrato sempre da Barenes a Reggio Emilia.

Recensione del libro “Finanza per indignati”

2012: l’Italia è in recessione. Cittadini e lavoratori pagheranno di nuovo il conto di una crisi causata da una finanza-casinò ai cui profitti non partecipano, ma di cui scontano le perdite. La speculazione prosegue indisturbata, mentre i piani di austerità, ci si dice, costituiscono i soli modi per “restituire fiducia ai mercati”. Restituire fiducia: come se al contrario non fosse il sistema finanziario a doversi riconquistare la nostra fiducia. Sentiamo parlare tutti i giorni di debito pubblico, di derivati, di spread: ma è difficile capirci qualcosa, e sembra difficilissimo intervenire come singoli per cambiare le cose. Non è complicato comprendere la finanza, e neppure agire in prima persona: “Finanza per indignati” lo dimostra, partendo dagli argomenti più semplici – cos’è la finanza, come funzionano le borse e le banche – e conducendo progressivamente il lettore a comprendere a fondo i meccanismi della speculazione, i nuovi strumenti finanziari, la situazione dei conti italiani, l’impasse dell’Europa. Negli ultimi illuminanti capitoli, il lettore avrà gli strumenti per valutare con cognizione di causa le soluzioni indicate dagli economisti critici e dai movimenti di protesta di tutto il mondo: e, siamo pronti a scommetterci, si ritroverà più indignato di prima, ma meno pessimista e meno disposto a tollerare soprusi nel nome del (presunto) Libero Mercato.


CenaGAS 9 dicembre a Rettorgole

Orari e altre informazioni per la cena di domenica prossima 9 dicembre, presso il centro NOI in via Chiesa a Rettorgole.

Ore 17.00 Arrivo piccoli chef (raccomandiamo puntualità)
Ore 17.30 Per i genitori: nella sala piccola visione del film “L’economia della felicità”
Ore 19.00 circa Cena primo: tris di gnocchi dei piccoli chef; secondo e dolci condivisi tra tutti

Cosa portare?

Famiglie 

Per una serata a zero rifiuti, portiamo da casa piatti e posate che usiamo ogni giorno:
una tovaglia
posate
bicchieri
piatti fondi (sicuramente) e lisci (se non siete bravi a far scarpetta)
tovaglioli
vino/birra
Qualcuno porti anche del pane, magari fatto con le farine che ci ha dato Roberto all’ultima riunione (ma anche no!).
 
Piccoli chef:
Schiacciapatate
Grembiule (se ce l’avete anche il cappello da cuoco!)
Terrina grande (per impastare)
un canovaccio

rigagnocchi (solo se l’avete in casa)
una spatola in plastica (più o meno come questa) per tagliare solo gnocchi e non dita
Ci vediamo domenica!
kids_cooking2-712924

L’altra faccia dell’arancia

Sbarchi In Piazza è un progetto di respiro nazionale itinerante in varie città d’Italia, che propone un rinnovato modo di fare rete rafforzando le relazioni sud/nord; i soggetti del progetto sono sia le realtà del sud – che sbarcano nelle piazze – che le realtà del nord – che accolgono nelle piazze.

Promotrice degli eventi è la Rete di Economia Solidale del Sud (http://www.ressud.org), e nasce da un’idea di Roberto Li Calzi, produttore siciliano di agrumi e coordinatore di ‘Le galline felici’, consorzio di produttori biologici della Sicilia, impegnato da anni proprio nella costruzione di Reti di Economia Solidale, insieme a diversi altri produttori del sud Italia che si riconoscono nei principi e nei valori dell’economia solidale.

L’iniziativa nasce dall’esigenza di dimostrare che l’economia solidale è una risposta ai problemi prodotti dalla globalizzazione e dall’esasperazione del mercato; per diffondere questa consapevolezza e le sue buone pratiche tra la gente “comune” e in quelle realtà che lavorano da tempo sui temi legati all’ecologia, solidarietà, ambiente, energie rinnovabili, decrescita, microcredito, diritti, giustizia e legalità, migranti; per coinvolgere anche le amministrazioni locali in questo percorso.

Vi proponiamo un bellissimo filmato girato durante gli Sbarchi In Piazza. Il video, come le loro arance, è tutto da gustare!

Buona visione. Nicola

[vimeo http://vimeo.com/53209804]

 

Se non lo visualizzi tramite il blog clicca qui


Lancio ordine editori Altreconomia e Terra nuova

Esiste un’editoria alternativa alle grande case editrici, che tratta temi cari ai GAS quali l’economia solidale, il rispetto della natura e della persona, la decrescita felice, l’alimentazione naturale e molti altri ancora. Durante l’ultima riunione si è pensato allora di lanciare un’ordine degli editori ALTRECONOMIA e TERRA NUOVA. Propongono entrambe un abbonamento ad una rivista mensile, e una serie di libri che leggono in maniera critica la realtà che ci circonda, nonchè ricettari vegani e vegetariani, coltivazione biologica dell’orto, bioedilizia, medicina naturale ecc..

Chi avesse già letto le riviste o dei libri di questi editori, ma anche chi volesse proporne altri che ritiene interessanti, può condividere i suoi consigli con tutti  cliccando “Lascia un commento”

Buone letture!!!

 

 


Nuovi stili di vita: utopia o realtà?

Un nostro gasista di Vivaro, Paolo, quest’estate ha partecipato ad un campo scuola per famiglie organizzato dall’Azione cattolica di Vicenza, dove si è discusso degli stili di vita, per una maggior consapevolezza e magari anche per modificarli. Il relatore è stato padre Adriano Sella, nome che mi diceva poco o nulla finchè Paolo non mi ha dato l’indirizzo del sito dove vengono riportate le attività che svolge nella diocesi di Padova, ed ho fatto qualche ricerca su internet, vedendo tutte le tesi che porta avanti.

In questi giorni padre Adriano è salito anche sulla ribalta nazionale con una proposta: Recuperare la domenica come giorno di festa, boicottando lo shopping domenicale. Ovviamente essendo un sacerdote dà a questa azione anche (ma non solo) un taglio ecclesiale (riscoperta delle 3 R: relazioni, riposo, Risorto), comunque anche leggendo senza gli occhi della fede quanto propone, le tematiche sono molto interessanti, degne di essere lette e approfondite.

Alcune azioni concrete:

  • realizzare una lista bianca (whitelist), che presenta quali sono i negozi e i supermercati del proprio territorio che rimangono chiusi alla domenica
  • incentivare i consumatori del proprio territorio ad acquistare durante la settimana nei negozi inseriti nella lista bianca
  • raccogliere le firme di coloro che s’impegnano nel proprio quartiere o nella propria parrocchia a fare la spesa durante la settimana, per rendere ognuno consapevole e responsabile delle proprie scelte

Oltre a queste azioni di boicottaggio, nelle sue parole si legge sempre la volontà di cambiare la società, a partire da una presa di coscienza personale. Sintetizzando (troppo) ci invita a:

  • liberarci dal consumismo per recuperare tempo da dedicare alle relazioni umane
  • recuperare il nostro rapporto sano con una natura violentata
  • instaurare un nuovo rapporto con la mondialità, incontrando popoli e culture diverse (… per noi anche cibi diversi)

Ma, alla fine, questi concetti sono utopia o possono trasformarsi in realtà? Non ai posteri, ma A NOI l’ardua sentenza.

Ciao

Nicola

[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=lRAg1uinNGM]

Un estratto del documento “LA DOMENICA DELLE TRE ERRE: Relazioni, Riposo, Risorto. Per recuperare la domenica come giorno di fe ta

“Stiamo perdendo la domenica. Anzi, l’abbiamo persa. Questo giorno è stato conquistato dal mercato mediante i suoi centri commerciali, facendoli diventare le nuove cattedrali. Alla domenica ci sono ormai folle che si riversano in questi ipermercati o catene di negozi. Il sociologo americano George Ritzer ha utilizzato questa espressione originale “cattedrali del consumo”. Si tratta di un insieme di meccanismi e dispositivi che incoraggiano, o peggio, inducono a consumare beni e servizi. Il consumo diventa una sorta di rito religioso con i suoi pellegrinaggi e i suoi rituali. L’espressione di cattedrali del consumo fa cogliere un aspetto nuovo rispetto a ieri quando la grande distribuzione aveva come obiettivo rendere il processo di acquisto veloce ed effi ciente. Oggi, invece, la prima cosa che viene consumata è un’esperienza, addirittura gratuita, che porterà poi all’acquisto. Viene costruito un mondo incantevole e virtuale, mediante luci, colori, odori, installazioni, percorsi, animazione e musica, in modo che il consumatore possa sentirsi abitante attraverso l’acquisto del feticcio che è la merce, attorno a cui tutto ruota. Questa è una vera insidia di quella parte della società che privilegia sopra tutto il profitto economico, mettendo le feste al servizio della produzione e non della persona umana. Si tratta di un uso utilitario della festa, trasformata in un bagno festivo che ci fa immergere nella società consumistica, investiti e stimolati, come nei giorni feriali, da promozioni, sconti e offerte.

Il centro commerciale diventa centrale per la via odierna. Mentre ieri c’era il dominio dei mezzi di produzione (la fabbrica), oggi c’è la grande supremazia di quelli del consumo e quindi il centro commerciale ha sostituito la fabbrica, conducendoci ad un futuro dominato dai consumi e dai suoi strumenti che ci inducono ai bisogni costruiti per poter poi consumare il più possibile. Il passaggio da una società della produzione ad una dei consumi significa condurre i cittadini a diventare sempre più consumatori come fosse il loro ruolo primario e come momento centrale della vita.”


Arrivata la pasta Girolomoni (ex Montebello) e Floriddia

La pasta Floriddia non è stata una sorpresa per chi l’aveva assaggiata alla cena GAS del 30 settembre, lo sarà per chi la gusterà per la prima volta. E’ arrivata la scorsa settimana e condivido con voi il primo assaggio di cannolini al grano etrusco: spettacolari per consistenza e bontà.

Stamattina è arrivata anche la pasta Girolomoni (ex Montebello): quasi 400 kg tra pasta, farine e passata. Siamo al nostro terzo ordine con loro, se siamo arrivati a queste quantità evidentemente ci piace! La foto non rende appieno il volume dei pacchi, lo vedrete meglio al ritiro!

Ciao a tutti

Nicola


“Breve Trattato sulla Decrescita Felice” di Serge Latouche

Breve sintesi del libro che ho appena letto e che presenta interessanti aspetti, a volte un po’ radicali a mio parere.
La premessa e’ che il proseguimento indefinito della crescita e’ incompatibile  con i fondamentali del pianeta.
Si vuole mettere in discussione la logica della crescita e, quindi, si asserisce che  le produzioni  e i consumi devono essere ridotti.
Si vuole infine indicare gli strumenti per realizzare questa “utopia”.
La parte di critica non lascia spazi. Bisogna abbandonare la crescita illimitata, il cui motore e’ essenzialmente la ricerca di profitto con conseguenze disastrose per l’ambiente e dunque per l’umanita’.
Va oltre affermando. Si tratta di abbandonare una fede o una religione, quelle dell’economia, del progresso e dello sviluppo, di rigettare il culto irrazionale e quasi idolatra della crescita fine a se stessa. L’economia ignora l’entropia, ovvero l’irreversibilita’ delle trasformazioni dell’energia e della materia. Da cio’ dipende l’impossibilita’ di una crescita infinita in un mondo finito e la necessita’ di sostituire la scienza economica tradizionale con una bioeconomia, ovvero di pensare l’economia all’interno della biosfera. La nostra economia e’ caratterizzata dal sovra: sovrasviluppo, sovrabbondanza, sovraestrazione, sovrapesca, sovrapascolo, sovraconsumo, sovraconsumo, sovraimballaggio, sovracomunicazione, sovracircolazione, sovramedicalizzazione, sovraindebitamento.
Elenca i principali ingredienti “diabolici” della nostra societa’ dei consumi: la pubblicita’, che crea il desiderio di consumare; il credito che ne fornisce i mezzi; l’obsolescenza accelerata e programmata dei prodotti, che ne rinnova la necessita’. Sempre piu’ la domanda si e’ spostata dai beni di grande utilita’ ai beni di grande futilita’. La pubblicita’ costituisce oggi il secondo bilancio mondiale dopo gli armamenti. Viene definita una massa colossale di inquinamento materiale, visivo, auditivo, mentale e spirituale !
Il conseguente sovraconsumo fa si che la nostra impronta ecologica e’ insostenibile.
Per superare questa situazione ci vuole una rivoluzione culturale: la decrescita
Si tratta di innescare un circolo virtuoso di otto R: Rivalutare, Riconcettualizzare, Ristrutturare, Ridistribuire, Rilocalizzare, Ridurre, Riutilizzare, Riciclare che hanno in se’ altre R quali Riconvertire, Ridefinire, Reinventare, Ridimensionare, Rallentare, Restituire, Rinunciare, Ripensare ecc.
Tra gli obiettivi “utopici” piu’ interessanti mi piace evidenziare. Disintossicarsi dalla dipendenza da lavoro, per ritrovare il tempo di fare il proprio dovere di cittadino, il piacere della produzione libera, artistica o artigianale, la sensazione del tempo ritrovato per il gioco, la contemplazione, la meditazione, la conversazione, o semplicemente  la gioia di vivere.
Ritrovare l’autonomia economica locale, facendo accordi per l’acquisto di prodotti freschi con i coltivatori individuali e dandogli una mano per la raccolta, tessere legami piu’ stretti tra coltivatori/allevatori e consumatori dei loro prodotti. L’impronta ecologica sara’ infinitamente piu’ leggera (meno magazzinaggio, refrigerazione, trasporto).
Partecipare alle elezioni, diventando cittadini attivi, diventando membri delle associazioni dei cittadini che hanno come obiettivo diversi aspetti della sobrieta’: piu’ spazi pedonali e piste ciclabili e meno per le automobili, piu’ negozi di quartiere e meno supermercati, rifiuto della speculazione immobiliare e della costruzione di centri commerciali, attenzione alla energie rinnovabili.
Ciao a tutti
Stefano
p.s. vi pongo una domanda la cui risposta e’ presente nel libro: perche’ la lumaca e’ piu’ intelligente dell’uomo ?