CenaGAS 9 dicembre a Rettorgole

Orari e altre informazioni per la cena di domenica prossima 9 dicembre, presso il centro NOI in via Chiesa a Rettorgole.

Ore 17.00 Arrivo piccoli chef (raccomandiamo puntualità)
Ore 17.30 Per i genitori: nella sala piccola visione del film “L’economia della felicità”
Ore 19.00 circa Cena primo: tris di gnocchi dei piccoli chef; secondo e dolci condivisi tra tutti

Cosa portare?

Famiglie 

Per una serata a zero rifiuti, portiamo da casa piatti e posate che usiamo ogni giorno:
una tovaglia
posate
bicchieri
piatti fondi (sicuramente) e lisci (se non siete bravi a far scarpetta)
tovaglioli
vino/birra
Qualcuno porti anche del pane, magari fatto con le farine che ci ha dato Roberto all’ultima riunione (ma anche no!).
 
Piccoli chef:
Schiacciapatate
Grembiule (se ce l’avete anche il cappello da cuoco!)
Terrina grande (per impastare)
un canovaccio

rigagnocchi (solo se l’avete in casa)
una spatola in plastica (più o meno come questa) per tagliare solo gnocchi e non dita
Ci vediamo domenica!
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L’altra faccia dell’arancia

Sbarchi In Piazza è un progetto di respiro nazionale itinerante in varie città d’Italia, che propone un rinnovato modo di fare rete rafforzando le relazioni sud/nord; i soggetti del progetto sono sia le realtà del sud – che sbarcano nelle piazze – che le realtà del nord – che accolgono nelle piazze.

Promotrice degli eventi è la Rete di Economia Solidale del Sud (http://www.ressud.org), e nasce da un’idea di Roberto Li Calzi, produttore siciliano di agrumi e coordinatore di ‘Le galline felici’, consorzio di produttori biologici della Sicilia, impegnato da anni proprio nella costruzione di Reti di Economia Solidale, insieme a diversi altri produttori del sud Italia che si riconoscono nei principi e nei valori dell’economia solidale.

L’iniziativa nasce dall’esigenza di dimostrare che l’economia solidale è una risposta ai problemi prodotti dalla globalizzazione e dall’esasperazione del mercato; per diffondere questa consapevolezza e le sue buone pratiche tra la gente “comune” e in quelle realtà che lavorano da tempo sui temi legati all’ecologia, solidarietà, ambiente, energie rinnovabili, decrescita, microcredito, diritti, giustizia e legalità, migranti; per coinvolgere anche le amministrazioni locali in questo percorso.

Vi proponiamo un bellissimo filmato girato durante gli Sbarchi In Piazza. Il video, come le loro arance, è tutto da gustare!

Buona visione. Nicola

[vimeo http://vimeo.com/53209804]

 

Se non lo visualizzi tramite il blog clicca qui


Ricetta con farro di Giandomenico Cortiana, zucca del Cengio, caprino di Desy

Allego questa foto per un gustoso piatto che ho preparato con il farro di Giandomenico e MariaLuisa, la zucca del Cengio, il caprino di Desy.

1) preparare una crema di zucca molto densa, con zucca, sale e olio extra v.
(io per far prima metto la zucca intera o a metà per 6-7 minuti al microonde, così poi si pela come “una pera” e non mi taglio un dito!, poi la metto in pentola con sale e olio)

2) lessare il farro in acqua salata, scolarlo e condirlo con olio extra v.

3) comporre il piatto con un cucchiaio di caprino, farro e zucca

Buon appetito!
Alessandra
PS Nessuno mi ha poi dato la ricetta della pizza ripiena,  mannaggia…


Verbale riunione del 20 novembre 2012

Martedì scorso si è riunito il GAS di Caldogno ed eravamo proprio….. un bel gruppetto!!

Alla riunione hanno partecipato anche delle persone nuove alle quali è stato spiegato brevemente chi siamo e qual’è il nostro obiettivo: come sempre non mancava un alleato e godereccio sostegno rappresentato da fragranti e saporiti biscotti preparati da Sara e del pane gentilmente offerto dall’ospite della serata, Roberto, che ha voluto donarci anche una vasta gamma di farine da lui miscelate. Roberto ha le “mani in pasta” dall’età di dieci anni, prima con il padre che ha sempre prodotto lieviti per la panificazione e poi, dal ’99, con una linea di semilavorati per pani: il suo lavoro consiste nell’acquistare le farine scegliendo anche quelle più particolari e nuove e poi di miscelarle cercando di creare sempre gusti nuovi; oggi conta circa una cinquantina di prodotti diversi. Recentemente ha acquistato un mulino a pietra con il quale, a differenza dei mulini a cilindri di nuova generazione, produrrà farine integrali e complete soprattutto del germe di grano: i cereali che acquista, già puliti, provengono da piccoli produttori della Toscana, Emilia, Puglia. Roberto continua la sua appassionante presentazione illustrando i prodotti che ci ha portato come la miscela con la zucca,la farina di Saragolla ovvero il kamut nostrano del contadino, senza modifiche genetiche, ricco di selenio e vitamine e il farro monococco; utili sono i suoi suggerimenti non solo sulla preparazione dell’impasto per il pane ma anche e soprattutto sulla cottura.

Dopo la degustazione di biscotti e pane e dopo aver salutato l’ospite, Nicola riassume brevemente gli ordini in scadenza e gli ordini che si apriranno a breve quali Unicomondo, ordini editoriali (Altraeconmia e Terranuova) e passa a presentare l’ordine dei kiwi mettendo a confrondo le proposte di due diversi produttori uno di Marostica e l’altro di Bassano del Grappa. Intervengono le persone di riferimento per gli ordini delle clementine (Lisa), della pasta e dell’olio (Paola), ricordando che è essenziale per il coinvolgimento la partecipazione e la cooperazione di tutti. Un altro argomento importante è la gestione della cassa: il gruppo GAS di Malo ci presenterà un software che faciliterà tale gestione di cui se ne dovrà occupare uno del gruppo ( mi sono offerta io…); varie proposte vengono fatte anche per migliorare la gestione degli ordini; Nicola anticipa anche quelli che potrebbero essere i passi successivi del gruppo, ovvero l’apertura di un conto corrente (sempre nell’ottica di una migliore gestione della cassa, vista con favore da parecchie persone) e il costituirsi in associazione (ritenuta al momento prematura).

Dopo tanti argomenti è giunta l’ora di salutarci e di darci appuntamento per la prossima …. riunione

Laura

 


Lancio ordine editori Altreconomia e Terra nuova

Esiste un’editoria alternativa alle grande case editrici, che tratta temi cari ai GAS quali l’economia solidale, il rispetto della natura e della persona, la decrescita felice, l’alimentazione naturale e molti altri ancora. Durante l’ultima riunione si è pensato allora di lanciare un’ordine degli editori ALTRECONOMIA e TERRA NUOVA. Propongono entrambe un abbonamento ad una rivista mensile, e una serie di libri che leggono in maniera critica la realtà che ci circonda, nonchè ricettari vegani e vegetariani, coltivazione biologica dell’orto, bioedilizia, medicina naturale ecc..

Chi avesse già letto le riviste o dei libri di questi editori, ma anche chi volesse proporne altri che ritiene interessanti, può condividere i suoi consigli con tutti  cliccando “Lascia un commento”

Buone letture!!!

 

 


Nuovi stili di vita: utopia o realtà?

Un nostro gasista di Vivaro, Paolo, quest’estate ha partecipato ad un campo scuola per famiglie organizzato dall’Azione cattolica di Vicenza, dove si è discusso degli stili di vita, per una maggior consapevolezza e magari anche per modificarli. Il relatore è stato padre Adriano Sella, nome che mi diceva poco o nulla finchè Paolo non mi ha dato l’indirizzo del sito dove vengono riportate le attività che svolge nella diocesi di Padova, ed ho fatto qualche ricerca su internet, vedendo tutte le tesi che porta avanti.

In questi giorni padre Adriano è salito anche sulla ribalta nazionale con una proposta: Recuperare la domenica come giorno di festa, boicottando lo shopping domenicale. Ovviamente essendo un sacerdote dà a questa azione anche (ma non solo) un taglio ecclesiale (riscoperta delle 3 R: relazioni, riposo, Risorto), comunque anche leggendo senza gli occhi della fede quanto propone, le tematiche sono molto interessanti, degne di essere lette e approfondite.

Alcune azioni concrete:

  • realizzare una lista bianca (whitelist), che presenta quali sono i negozi e i supermercati del proprio territorio che rimangono chiusi alla domenica
  • incentivare i consumatori del proprio territorio ad acquistare durante la settimana nei negozi inseriti nella lista bianca
  • raccogliere le firme di coloro che s’impegnano nel proprio quartiere o nella propria parrocchia a fare la spesa durante la settimana, per rendere ognuno consapevole e responsabile delle proprie scelte

Oltre a queste azioni di boicottaggio, nelle sue parole si legge sempre la volontà di cambiare la società, a partire da una presa di coscienza personale. Sintetizzando (troppo) ci invita a:

  • liberarci dal consumismo per recuperare tempo da dedicare alle relazioni umane
  • recuperare il nostro rapporto sano con una natura violentata
  • instaurare un nuovo rapporto con la mondialità, incontrando popoli e culture diverse (… per noi anche cibi diversi)

Ma, alla fine, questi concetti sono utopia o possono trasformarsi in realtà? Non ai posteri, ma A NOI l’ardua sentenza.

Ciao

Nicola

[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=lRAg1uinNGM]

Un estratto del documento “LA DOMENICA DELLE TRE ERRE: Relazioni, Riposo, Risorto. Per recuperare la domenica come giorno di fe ta

“Stiamo perdendo la domenica. Anzi, l’abbiamo persa. Questo giorno è stato conquistato dal mercato mediante i suoi centri commerciali, facendoli diventare le nuove cattedrali. Alla domenica ci sono ormai folle che si riversano in questi ipermercati o catene di negozi. Il sociologo americano George Ritzer ha utilizzato questa espressione originale “cattedrali del consumo”. Si tratta di un insieme di meccanismi e dispositivi che incoraggiano, o peggio, inducono a consumare beni e servizi. Il consumo diventa una sorta di rito religioso con i suoi pellegrinaggi e i suoi rituali. L’espressione di cattedrali del consumo fa cogliere un aspetto nuovo rispetto a ieri quando la grande distribuzione aveva come obiettivo rendere il processo di acquisto veloce ed effi ciente. Oggi, invece, la prima cosa che viene consumata è un’esperienza, addirittura gratuita, che porterà poi all’acquisto. Viene costruito un mondo incantevole e virtuale, mediante luci, colori, odori, installazioni, percorsi, animazione e musica, in modo che il consumatore possa sentirsi abitante attraverso l’acquisto del feticcio che è la merce, attorno a cui tutto ruota. Questa è una vera insidia di quella parte della società che privilegia sopra tutto il profitto economico, mettendo le feste al servizio della produzione e non della persona umana. Si tratta di un uso utilitario della festa, trasformata in un bagno festivo che ci fa immergere nella società consumistica, investiti e stimolati, come nei giorni feriali, da promozioni, sconti e offerte.

Il centro commerciale diventa centrale per la via odierna. Mentre ieri c’era il dominio dei mezzi di produzione (la fabbrica), oggi c’è la grande supremazia di quelli del consumo e quindi il centro commerciale ha sostituito la fabbrica, conducendoci ad un futuro dominato dai consumi e dai suoi strumenti che ci inducono ai bisogni costruiti per poter poi consumare il più possibile. Il passaggio da una società della produzione ad una dei consumi significa condurre i cittadini a diventare sempre più consumatori come fosse il loro ruolo primario e come momento centrale della vita.”


Farro con radicchio rosso di Treviso

Prendere 500gr di farro e lessarlo in acqua salata

Tagliare 2/3 cespi di radicchio rosso di Treviso a striscioline e farlo appassire in una padella con 2 cucchiai di olio, sale e mezzo dado.

Quando il radicchio è cotto, unire nella stessa pentola il farro scolato. Volendo potete aggiungere del grana e dello stracchino.

Servire caldo e buon appetito.

Cristina

 

 


Arrivata la pasta Girolomoni (ex Montebello) e Floriddia

La pasta Floriddia non è stata una sorpresa per chi l’aveva assaggiata alla cena GAS del 30 settembre, lo sarà per chi la gusterà per la prima volta. E’ arrivata la scorsa settimana e condivido con voi il primo assaggio di cannolini al grano etrusco: spettacolari per consistenza e bontà.

Stamattina è arrivata anche la pasta Girolomoni (ex Montebello): quasi 400 kg tra pasta, farine e passata. Siamo al nostro terzo ordine con loro, se siamo arrivati a queste quantità evidentemente ci piace! La foto non rende appieno il volume dei pacchi, lo vedrete meglio al ritiro!

Ciao a tutti

Nicola


“Breve Trattato sulla Decrescita Felice” di Serge Latouche

Breve sintesi del libro che ho appena letto e che presenta interessanti aspetti, a volte un po’ radicali a mio parere.
La premessa e’ che il proseguimento indefinito della crescita e’ incompatibile  con i fondamentali del pianeta.
Si vuole mettere in discussione la logica della crescita e, quindi, si asserisce che  le produzioni  e i consumi devono essere ridotti.
Si vuole infine indicare gli strumenti per realizzare questa “utopia”.
La parte di critica non lascia spazi. Bisogna abbandonare la crescita illimitata, il cui motore e’ essenzialmente la ricerca di profitto con conseguenze disastrose per l’ambiente e dunque per l’umanita’.
Va oltre affermando. Si tratta di abbandonare una fede o una religione, quelle dell’economia, del progresso e dello sviluppo, di rigettare il culto irrazionale e quasi idolatra della crescita fine a se stessa. L’economia ignora l’entropia, ovvero l’irreversibilita’ delle trasformazioni dell’energia e della materia. Da cio’ dipende l’impossibilita’ di una crescita infinita in un mondo finito e la necessita’ di sostituire la scienza economica tradizionale con una bioeconomia, ovvero di pensare l’economia all’interno della biosfera. La nostra economia e’ caratterizzata dal sovra: sovrasviluppo, sovrabbondanza, sovraestrazione, sovrapesca, sovrapascolo, sovraconsumo, sovraconsumo, sovraimballaggio, sovracomunicazione, sovracircolazione, sovramedicalizzazione, sovraindebitamento.
Elenca i principali ingredienti “diabolici” della nostra societa’ dei consumi: la pubblicita’, che crea il desiderio di consumare; il credito che ne fornisce i mezzi; l’obsolescenza accelerata e programmata dei prodotti, che ne rinnova la necessita’. Sempre piu’ la domanda si e’ spostata dai beni di grande utilita’ ai beni di grande futilita’. La pubblicita’ costituisce oggi il secondo bilancio mondiale dopo gli armamenti. Viene definita una massa colossale di inquinamento materiale, visivo, auditivo, mentale e spirituale !
Il conseguente sovraconsumo fa si che la nostra impronta ecologica e’ insostenibile.
Per superare questa situazione ci vuole una rivoluzione culturale: la decrescita
Si tratta di innescare un circolo virtuoso di otto R: Rivalutare, Riconcettualizzare, Ristrutturare, Ridistribuire, Rilocalizzare, Ridurre, Riutilizzare, Riciclare che hanno in se’ altre R quali Riconvertire, Ridefinire, Reinventare, Ridimensionare, Rallentare, Restituire, Rinunciare, Ripensare ecc.
Tra gli obiettivi “utopici” piu’ interessanti mi piace evidenziare. Disintossicarsi dalla dipendenza da lavoro, per ritrovare il tempo di fare il proprio dovere di cittadino, il piacere della produzione libera, artistica o artigianale, la sensazione del tempo ritrovato per il gioco, la contemplazione, la meditazione, la conversazione, o semplicemente  la gioia di vivere.
Ritrovare l’autonomia economica locale, facendo accordi per l’acquisto di prodotti freschi con i coltivatori individuali e dandogli una mano per la raccolta, tessere legami piu’ stretti tra coltivatori/allevatori e consumatori dei loro prodotti. L’impronta ecologica sara’ infinitamente piu’ leggera (meno magazzinaggio, refrigerazione, trasporto).
Partecipare alle elezioni, diventando cittadini attivi, diventando membri delle associazioni dei cittadini che hanno come obiettivo diversi aspetti della sobrieta’: piu’ spazi pedonali e piste ciclabili e meno per le automobili, piu’ negozi di quartiere e meno supermercati, rifiuto della speculazione immobiliare e della costruzione di centri commerciali, attenzione alla energie rinnovabili.
Ciao a tutti
Stefano
p.s. vi pongo una domanda la cui risposta e’ presente nel libro: perche’ la lumaca e’ piu’ intelligente dell’uomo ?

Verbale riunione GAS del 23 ottobre 2012

Carissimi tutti,

martedì 23 ottobre c’è stato l’incontro  del nostro mitico  gas. Eravamo presenti un po’ di più dall’ultima volta … ma confidiamo di essere sempre più presenti e partecipi! Di seguito riassumiamo la situazione degli ordini appena chiusi, poi un breve resoconto dell’esauriente esposizione che ci è stata fatta da Katia di Erba Madre .

  • PASTA: ordine Montebellobio (ora Girolomoni) € 864,00; ordine Floriddia € 504,00.
  • ZUCCHERO: in collaborazione con ReteGas provinciale, ordine di 35 kg.

Ordini futuri tramite Retegas:

  • ARANCE: saranno lanciati 3 ordini di arance (il gruppo acquisto-produttori sta definendo gli accordi con i fornitori, calabresi o siciliani)
  • CALZE: ordine di calze “made in Italy” cotone, lana, misto, tutto assolutamente biologico dal calzificio Zambelli. Verranno consegnati in sacchetti con nome e cognome. Ulteriori informazioni al lancio dell’ordine.

Nostri ordini:

  • RISO DI GRUMOLO: a breve verrà lanciato il nuovo ordine.
  • FARINE ANTICO MULINO ROSSO: a breve verrà lanciato il nuovo ordine.
  • OLIO: a breve verrà lanciato l’ordine di olio calabrese. Per chi fosse interessato € 45,00 per una latta da 5 lt. (vedere descrizione riunione precedente)
  • AZIENDA DESY: Stefano ha esposto il contatto avvenuto tra il nostro GAS e l’azienda agricola Desy, presente nel nostro territorio e già conosciuta da molti gasisti per la bontà e la genuinità dei prodotti. Non hanno la certificazione biologica, ma l’intenzione dei proprietari è quella di avvicinarsi sempre più a questa realtà. Ci sono diversi tipi di formaggi sia vaccini che caprini con prezzi, per alcuni prodotti, concorrenziali. Essendo anche fattoria didattica ci è stato proposto come gruppo di fare una visita con “degustazione” e a fronte di un numero cospicuo di ordini anche un probabile sconto. In una successiva mail saranno definite le modalità di ordine e ritiro.

PRESENTAZIONE DI ERBA MADRE

E’ un’azienda fondata da Giovanni ca. 8 anni fa nella Val Tramigna (in provincia di Verona a Tregnago), anche se con la sua famiglia è ivi  residente  da 20 anni. Poiché la produzione è strettamente artigianale segue la stagionalità delle piante con cui sono fatti i prodotti. Per poter evadere tutti gli ordini, poiché si è deciso di produrre in un’ottica non industriale, bisognerebbe farli ogni due mesi. Di seguito una breve descrizione dei prodotti:

–        Biodetergente(si può usare anche come latte detergente, intimo, per bambini)

–        Shampoo (seboequilibrante, adatto a tutti i tipi di capello, si evita l’uso del balsamo)

–        Shampoo doccia (uso più estivo)

–        Creme corpo (con oleoliti di calendula, iperico, rosa canina: ogni crema ha la sua peculiarità. (vedi schede allegate all’articolo sul blog) Per gli oli vengono raccolti i fiori nel loro momento balsamico (momento più indicato per la raccolta), macerati nell’olio 20/30 giorni e poi filtrati. Si ottengono così i principi attivi dei fiori.

–      Olio di mandorle (bio puro)

–     Paste dentifrice (limone/finocchio – menta/finocchio)

–     Per la parte curativa si utilizzano le tinture, i gemmoderivati e gli oli essenziali

–     Tintura di echinacea (immuno stimolante)

–     Tintura di rosa canina (immuno stimolante per le vie respiratorie)

–     Tintura di ribes nigrum (cortisonico naturale contro tutti gli stati infiammatori)

–     Tintura di rosmarino (energizzante)

–     Oleolito di iperico, calendula, alloro, camomilla.

–     Gemmoderivati di rosa canina, ribes nigrum, biancospino, ulmus campestris.

–     Erba catiorà (erba molto conosciuta in Lessinia come espettorante, per fare i suffumigi, ovvero i profumi)

–     Sciroppo “Belo Strong” di nome e di fatto. Vera “bomba” per  rinforzare le difese immunitarie e come agente di difesa delle alte vie respiratorie.

Cliccate qui per avere la brochure completa con quasi tutti i prodotti.

Ricordiamo che un’altra peculiarità nei rapporti Erba Madre-GAS, a cui tengono molto, sta nel riconoscere il 5% del valore di quanto ordinato al gruppo (e non ai singoli), con la volontà che questo importo sia destinato a dei progetti specifici e non ad una riduzione del costo per il singolo gasista.

Per provare le farine  nonchè per trascorrere qualche ora lieta assieme è stata lanciata la proposta di trovarci per impastare il pane (con i bambini) e poi infornarlo, sotto la guida (a sua insaputa!) dell’esperto Michele. Si potrebbe fare i primi di dicembre non troppo a ridosso del S. Natale ……. a breve ulteriori dettagli anche su questo!

Arrivederci alla prossima puntata …

Fabio